Io non rischio è una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. Ma ancora prima di questo, Io non rischio è un proposito, un’esortazione che va presa alla lettera. L’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali, e questo è un fatto. Ma è altrettanto vero che l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. E attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”.
Io non rischio è anche lo slogan della campagna, il cappello sotto il quale ogni rischio viene illustrato e raccontato ai cittadini insieme alle buone pratiche per minimizzarne l’impatto su persone e cose. E in questo caso il termine slogan, che in gaelico significa “grido di battaglia”, è particolarmente appropriato: è la pacifica battaglia che ciascuno di noi è chiamato a condurre per la diffusione di una consapevolezza che può contribuire a farci stare più sicuri.
Io non rischio è una campagna di comunicazione che per tema ha le buone pratiche di protezione civile. Anche se il rischio sanitario non è ancora tra quelli trattati dalla campagna, in questi
lunghi mesi di emergenza pandemica abbiamo avuto la conferma di quanto le scelte e le azioni di ognuno finiscano inevitabilmente per incidere sulla vita di tutti. Più una comunità si dimostra
preparata e informata sui rischi che corre e sulle buone pratiche da adottare per mitigarli, più risulta resiliente e capace di affrontare qualsiasi emergenza.
Ma informare sulle buone pratiche di protezione civile non basta. Bisogna saperle vivere in prima persona e incarnarle, per promuoverle.
Pertanto, per minimizzare la possibilità di assembramenti e – allo stesso tempo – per rispettare il distanziamento fisico e sanitario senza rinunciare alla vicinanza sociale, l’edizione 2020 di
Io non rischio è un’edizione digitale. I nostri consueti luoghi di incontro e condivisione – le piazze – continueranno a esserci. Ma prenderanno vita in uno spazio “altro”: lo spazio
digitale.
Le associazioni di volontariato che aderiscono a INR organizzeranno dei punti d’incontro online, su Facebook, integrando i Social Media con le piattaforme di meeting a distanza. Le pagine e gli
Eventi Facebook saranno i punti di aggregazione digitale, aperti alla partecipazione di tutti i cittadini che vogliano informarsi e condividere le proprie esperienze sui rischi che insistono sui
nostri territori e sulle buone pratiche che possiamo adottare per mitigarli.
In fondo, Io non rischio, è una campagna di comunicazione che promuove la resilienza. Nell’ambito della protezione civile, la resilienza di una comunità viene definita come la sua capacità di
affrontare gli eventi calamitosi, di superarli e di uscirne rafforzata o addirittura trasformata. Abbiamo adesso l’occasione di dimostrare l’esattezza di questa definizione accogliendo la sfida
del cambiamento e della trasformazione, conciliando la necessità del distanziamento imposto dalla pandemia con l’importanza del continuare, sempre più, a partecipare, incontrarci e condividere
esperienze e informazioni.
Pertanto, cercateci sui Social Media. Noi vi stiamo già aspettando.